Il nome “Carota” deriva dal greco “karoton”, che significa “bruciato”. Questo nome particolare ha a che fare con il colore arancione della specie più diffusa di carota.
La carota è una pianta erbacea, dal fusto verde brillante e fa parte della famiglia delle umbelliferae. Risulta, però, commestibile non tanto la pianta, o i fiori, quanto la radice che cresce, a ‘fittone’ (ossia come una punta), la quale può arrivare a 18/20cm di lunghezza e 2/3 cm di diametro. E’ abitualmente di colore arancione.
Questa pianta era già nota nelle antiche tribù germaniche e anche tra gli antichi Greci e i Romani, che la utilizzavano per le sue proprietà curative e medicinali, non avendola ancora scoperta come cibo. Si sviluppò poi la coltivazione e, addirittura, Carlo Magno con un editto ne consigliò la coltivazione. Durante il Medioevo si diffuse tantissimo e, ad oggi, è ancora molto presente sulle nostre tavole.